Chi siamo
In primavera, dopo le mareggiate invernali e prima dell'apertura degli stabilimenti balneari
per la nuova stagione estiva, le spiagge sono piene di oggetti portati dal mare. Insieme alle
bottiglie e ai sacchetti di plastica, ai galleggianti per reti, alle scarpe e ai giocattoli
rotti, ci sono tronchi sradicati dalle piene dei fiumi, rami e radici dalle linee contorte
e fantasiose.
Si può immaginare che vengano da luoghi lontani e che abbiano navigato a lungo
sospinti dai venti, cullati dalle brezze e tormentati dalle tempeste.
Noi che amiamo il mare e che spesso camminiamo lungo le sue spiagge, ne abbiamo raccolti molti,
pensando che avremmo potuto dargli nuove forme e nuovi significati. Attilio, il capitano di un
Comet 285 che ci porta con sè quando va per mare, li ha assemblati e trasformati in fonte di luce.
Nelle sere d'inverno le sue lampade ci ricordano quel mare da cui provengono e a cui presto ritorneremo.
